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Occhiali protettivi da lavoro, cosa sapere sui dpi per gli occhi

occhiali protettivi da lavoro

Gli occhiali protettivi rientrano nei DPI (dispositivi di protezione individuali) per la tutela degli occhi sul luogo di lavoro.
Per farlo devono garantire determinati requisiti qualitativi previsti dalla legge e rispondere a diverse certificazioni europee.
I campi dove è necessario indossare gli occhiali protettivi sono svariati. Spesso è il datore di lavoro a fornire occhiali protettivi specifici da indossare per il corretto svolgimento del lavoro

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Perchè indossare gli occhiali protettivi da lavoro?

Numerosi sono i rischi legati all’occhio durante il lavoro:
Ottici: scaturiti dall’esposizione alla luce naturale, artificiale o alle sorgenti di radiazioni possono provocare delle lesioni agli occhi;
Meccanici: provocati da un esposizione alla polvere, da particelle ad alta velocità, da metalli o corpi incandescenti;
Chimici : provocati dai gas o spruzzi di soluzioni chimiche che possono filtrare nell’occhio, danneggiando così la retina e di conseguenza la vista;
Termici: dovuti a condizioni climatiche aride o secche che possono provocare problemi seri agli occhi.

Normativa occhiali di protezione

La normativa che vige per il corretto uso di occhiali protettivi da lavoro è la UNI EN 166:2001.

Cosa specificano numeri e lettere nel codice impresso sull’occhiale di protezione?

Attraverso un codice impresso e visibile sulla lente potremmo sapere tutte le caratteristiche di un determinato occhiale.


Marcatura CE
Sull’occhiale una parte del codice conterrà la scritta “CE” che attesta il superamento dei test e la conformità alla normativa EN 166:2001;


Filtro
Il primo numero del codice indica da cosa la lente protegge, mentre il secondo dopo il trattino il grado di protezione.
2= ultravioletti
3= ultravioletti senza alterazione di colori
4= infrarosso
5= solare
6= solare e infrarosso


Produttore
Dopo i primi due numeri viene riportata la sigla del produttore di riferimento.


Classe ottica
Dopo la sigla sarà determinato il potere rifrattivo delle lenti che vanno dal numero 1 al numero 3.
Per gli occhiali che appartengono alla classe numero 3, l’utilizzo è consigliato solo per brevi periodi.


Resistenza
Subito dopo la classe ottica viene indicato il grado di resistenza agli urti delle lenti. Possiamo individuare quattro categorie:
S = Robustezza incrementata
F = Urto a bassa energia
B = Urto a media energia
A = Urto ad alta energia
Inoltre è possibile trovare anche una T, che sta ad indicare che l’occhiale è in grado di resistere a urti anche dopo aver passato un’ora in condizioni estreme, come temperature di 5° o 55°.

Campo
Dopo le lettere legate alla resistenza sarà indicato un numero che si rifà al campo di utilizzo dell’occhiale protettivo.
3= Liquidi, con gocce e spruzzi
4= Particelle di polvere grossa
5= Gas e particelle di polvere sottili
8= Arco elettrico
9= Metallo fuso e solidi caldi

Requisiti
L’ultima lettera presente poi indicherà se l’occhiale possiede ulteriori requisiti specifici:
K= Occhiale resistente al deterioramento da particelle sottili
N= Occhiale resistente all’appannamento