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Il prossimo 4 Maggio, in Italia, inizierà la tanto attesa “fase 2” che riapre le porte a molte aziende italiane. Queste ultime possono già da ora svolgere tutte le attività preliminari per la riapertura in sicurezza. Tra tali attività rientrano quelle della sanificazione dei locali e degli automezzi, della riorganizzazione degli spazi e di tutte le altre attività necessarie per consentire la riapertura nel rispetto delle misure previste dalla legge, facendo ben attenzione ad eventuali misure più restrittive disposte da autorità regionali e comunali.
Con l’aiuto dell’Ente Unificato Bilaterale formazione e sicurezza delle costruzioni, il datore di lavoro, informerà tutti i collaboratori interni ed esterni all’azienda attraverso degli strumenti idonei (es. cartelli ben visibili) che segnalino in modo efficace quali sono le regole di comportamento da adottare per prevenire il contagio. Nello specifico, le informazioni riguardano:
Sarà necessario la pulizia giornaliera degli spogliatoi e delle aree comuni nonchè la sanificazione periodica degli stessi. Sono da considerarsi inclusi nelle attività di sanificazione tutti gli automezzi, gru e mezzi operanti nel cantiere. Gli operatori che svolgono le attività di sanificazione e pulizia devono essere dotati di dpi e i prodotti utilizzati devono avere le caratteristiche stabilite dalla circolare n.5443 del 22/02/2020 del Ministero della Salute. Per gli ambienti non sanitari è prevista una pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, si raccomanda l’etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.
Disporre la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma dei lavori. Una valida alternativa può essere la riorganizzazione attraverso la turnazione dei lavoratori con l’obiettivo di ridurre i contatti e di creare gruppi distinti per consentire loro una diversa pianificazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all’apertura, alla sosta e all’uscita.
Le mascherine dovranno essere utilizzate in base a quanto previsto dall’WHO (come già indicato qui). Inoltre, è favorita la predisposizione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS. Nel caso in cui i lavori da eseguire in cantiere costringono il personale a lavorare a distanza interpersonale inferiore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti monouso, visiere/occhiali, tute monouso, cuffie, ecc.) . In quest’ultimo caso qualora non ci fossero idonei dispositivi di protezione, le lavorazioni dovranno essere sospese con il ricorso, se necessario, alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ai sensi del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020.
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