Riduzione dell’apparato uditivo: cause e conseguenze
Protezione udito? Ecco alcune informazione utili per continuare ad ascoltare il tuo gruppo musicale al meglio!
La perdita o la riduzione dell’udito causato dai rumori nocivi sul luogo di lavoro è un problema che riguarda moltissime persone nel Mondo, soprattutto con l’aumento dell’età lavorativa media.
Con l’avanzare dell’età, aumenta proporzionalmente la percentuale di persone che soffrono di presbiacusia (riduzione dell’udito per invecchiamento). Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità , sono circa 360 milioni le persone in tutto il mondo che soffrono di ipoacausia invalidante e secondo quanto dichiarato dall’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, sono circa 13 milioni di persone nell’UE che soffrono di problemi di udito. Questi dati sono importanti per capire che con l’avanzare dell’età, aumentano le problematiche che vanno a compromettere l’apparato uditivo e di conseguenza vanno ad abbassare la percezione del rischio nel lavoratore, in quanto sentirà meno i suoni e i rumori che lo circondano.
Frequenze udibili dall’orecchio umano
Le frequenze udibili dall’essere umano sono quelle che vanno dai 20 Hz ai 20 KHz. La sensibilità sonora, ovvero il suono che percepiamo al meglio è quello che si trova nel mezzo della curva che va dai 2 KHz ai 4 KHz che corrisponde all’incirca alla frequenza del parlato.
Intensità del Suono e Rumore nocivo
L’Intensità del suono viene misurata con il decibell (Db). Nella vita quotidiana possiamo ritrovarci a percepire suoni che vanno in media dai 50 Db ai 140 Db. I suoni che vanno dai 50 fino agli 80 dB sono suoni accettabili dal nostro sistema uditivo. Oltre gli 80 Db, invece, il suono diventa nocivo (rumore) e può causare problemi e deficit alla persona che lo percepisce.
Un’esposizione senza dispositivi di sicurezza a suoni con intensità superiore a 80 Db può causare diversi effetti:
– difficoltà a percepire suoni pacati;
– problemi di conversazione;
– perdita di produttività;
– affaticamento, ansia, stress e pressione alta;
– acufene (ronzio nell’orecchio);
– rischio di disabilità e demenza con la perdita dell’udito;
Nella tabella seguente troveremo alcuni esempi di rumore quotidiano e di rumore industriale che possono essere considerati eccessivi e dannosi per l’essere umano.
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